Amore, un personaggio in cerca di innumerevoli autori: NOI

Mimma Spinelli
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Preferiremmo varcare il foyer del teatro alla Scala il giorno di sant’Ambrogio, in occasione dell’inaugurazione della stagione lirica meneghina, con un pigiama liso e ciabatte a brandelli. Sì, preferiremmo sottoporci a questa gogna invece di affrontare uno tra i temi più delicati e divisivi: l’amore. Il motivo è facilmente intuibile: è già stato detto tutto su quello che è il sentimento per antonomasia. Moltissimi si sono espressi al riguardo, sviscerandolo ampiamente e variamente.

Partiamo dal linguaggio aulico e ricercato, usato per gli eterei protagonisti dello Stilnovo; pensiamo alla profusione di aggettivi e metafore a cui il poeta francese Prévert ha fatto ricorso per restituirci la complessità dell’amore; impossibile dimenticare gli incesti e le pruriginose vicende di cui sono zeppe le saghe della letteratura greca e latina.

Non solo il prolifico mondo della letteratura ha prodotto copiosi contributi: la scultura di Amore e Psiche ancora oggi non ha ricevuto una interpretazione definitiva e cristallizzata; registi del piccolo e del grande schermo hanno coniato titoli efficaci che vengono tirati quotidianamente in ballo, come “L’amore è eterno finché dura”, “Il tempo delle mele”, “Tre metri sopra il cielo”, per mettere una parola tombale sull’argomento con l’aria di chi la sa lunga.

Cantautori e cantanti  non si sono tirati indietro, chi con garbo e ineffabilità, chi con il mordente e la sfrontatezza dei trapper. Perché sentiamo il bisogno di prendere parola (o penna) sull’argomento? Perché l’amore non prevede meccanismi di sbarramento in entrata o in uscita: non sono richiesti titoli accademici, patente di guida o patente europea del computer, disponibilità economica… in una parola l’amore è aperto a tutti, senza selezioni né casting. Che concetto rivoluzionario!

Vi stiamo forse dicendo che è sufficiente allungare una mano intorno per incontrarne una con la stessa intenzione et voilà, accendiamo l’interruttore e amiamo? Tutt’altro… Se è vero che tutti possiamo amare e che per questo banale motivo l’amore sarà sempiternamente analizzato, scandagliato e declinato, non è altrettanto vero che l’amore è uguale a se stesso né che sia semplice averci a che fare. Universalità non è sinonimo di naturalezza, immediatezza, leggerezza.

La più classica (e raccontata, forse abusata) forma di amore è quella coniugale, che fortunatamente è andata incontro a illuminati aggiustamenti (legge sul divorzio, legge Cirinnà) e che è secondo solo all’amore filiale. Nel tempo si è faticosamente e opportunamente fatta spazio una visione più dinamica e feconda: l’amore verso se stessi, che non vuole dire solipsismo, egotismo, ma consapevolezza del proprio valore.

L’amore amicale?  E’ riuscito a farsi largo? E’ insopportabile che possano trovare cittadinanza solo i legami di sangue, certificati e vidimati dal DNA: l’accudimento verso un amico, la compartecipazione emotiva, la stima sono incontestabilmente proiezioni dell’amore. Visto che siamo in argomento, dobbiamo avere il fegato di riferirci a forme sui generis di amore: amore per un oggetto (una moto per esempio), per una città, per un ideale. Ossessione? Idolatria? Fanatismo? Feticismo? Chi siamo per dire questo?

Ancora: l’amore può essere scaturìgine di ispirazione, di energia creativa, di azioni positive, ma può all’opposto trasformarsi in una gabbia, una malattia, una peste dell’anima. Amore tossico si dice, sembra un ossimoro e invece è purtroppo una condizione che fin troppi sperimentano e dalla quale non riescono a disincagliarsi per debolezza, sfiducia nelle proprie capacità, timore della solitudine e del feroce giudizio altrui.

Non finisce qui: esistono amori taciuti, soffocati, repressi per convenienza, dabbenaggine, pavidità; ci sono poi gli amori non corrisposti, che appaiono ingiusti, ma sono inevitabili; c’è chi ama in modo cerebrale, per difendersi o per gelosia del suo scrigno interiore, che lascia a ossidare senza avvedersene. C’è chi ha paura di amare, perché ha incontrato qualcuno che l’ha amato in maniera troppo distante dalla sua e preferisce ora ritrarsi, probabilmente pensando sia meglio rimanere integri, anche se opachi.

A una distanza siderale da queste categorie, si colloca una nutrita schiera di “bulimici d’amore”: quelli che anelano all’amore quale canale esclusivo di realizzazione, quelli a cui l’amore manca insopportabilmente, che hanno fame di essere visti. Altri ritengono di non meritare di essere amati, non hanno confidenza con questo concetto che appare loro troppo nobile.

Ci siamo chiesti come ci si debba porre dinanzi a questo campionario, a volte dolente a volte incoraggiante, di umanità. Non c’è un decalogo, un prontuario dell’amore: siamo però sicuri che la tirannide di alcuni “amori” possa essere debellata; siamo altrettanto sicuri che si debba avere compassione di chi ama con il contagocce, che non si debba dissentire da chi lo fa senza riserve; che si debba comprendere e perdonare quella che dall’esterno si presenta come crudeltà da parte degli innamorati, che difendono genuinamente il loro status.

Parole Parole Parole direte voi… non è così: per darvi una prova tangibile di tutto quello in cui crediamo, noi GIOVANINSCENA abbiamo condotto sul palcoscenico miti, ambivalenze, mostri, paure, istinti, libertà, in una vivificante impresa corale di catarsi e reciproca legittimazione. Per Francesca amore è “lentezza, costanza, coerenza”; per Chiara è “sincerità, sentirsi a casa”.

Il teatro compie un incantesimo, fa sentire complici e insegna che questa vita, la nostra, è il posto giusto per mettersi in gioco, rischiare e… AMARSI!

Siate indulgenti, curiosi, appassionati, voraci, fidatevi del vostro istinto e affidatevi agli altri, non andate a folle nemmeno in discesa, rispettatevi e tifate per voi.

Individuate il vostro modo di amare, afferratelo e affermatelo senza esitazioni, insicurezza, tentennamenti perché “sarà presto sera e sarete interrogati sull’amore” come ci ammonisce Ennio Flaiano.

Se vorrete farlo insieme a noi, ci troverete il 6 AGOSTO, impazienti di trasfondervi le nostre sensazioni!!