GiovanINscena: i volti dietro alle quinte

Essere giovani vuol dire tenere aperto l’oblò della speranza,

anche quando il mare è cattivo e il cielo si è stancato di essere azzurro.

(Bob Dylan)

 

Chiara Ferretti e Giulia Pertosa

Lettura: 6 minuti

 

Cosa farai da grande?
La domanda che quando ci viene rivolta, è sempre in grado di mettere in discussione ogni nostro sogno e trasformare il bambino dentro di noi in adulto pieno di dubbi e interrogativi.

Domanda apparentemente banale ma che nello scenario lavorativo dopo il covid diventa più urgente che mai per i giovani di oggi, per i quali le prospettive lavorative sono sempre più limitate e riservate solo a determinate lauree o certificazioni accademiche.

Difficile sperare o anche solo immaginarsi il “lavoro dei sogni” quando ci si scontra con una realtà complessa e piena di ostacoli, dove si è sempre o “troppo” o “poco” qualificati.

Ma poi.. esiste davvero il “lavoro dei sogni”?
O è solo un mito a cui vogliono farci credere?
Vivere nel XXI secolo significa scendere a continui compromessi tra ciò che si è e ciò che vogliono farci essere. Così riuscire a trovare un equilibrio tra i due poli non sempre è facile. In questo contesto così frammentato e pieno di incertezze, una risposta quasi salvifica – dal punto di vista spirituale, s’intende – arriva da parte del nostro territorio a sostegno del panorama culturale locale.

La Regione Marche – Politiche giovanili – e la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le politiche giovanili e il Servizio civile universale, insieme con il Comune di Grottammare hanno stanziato dei fondi per dare vita a una nuova dimensione culturale, dal titolo “GiovanINscena – formazione e sviluppo per lo spettacolo dal vivo”, un progetto che ha come destinatari ragazze e ragazzi tra i 18 e i 35 anni residenti o domiciliati nelle Marche, dando così voce a chi finora ne aveva ben poca.

Ma cos’è esattamente GiovanINscena?

GiovanINscena è un progetto che vede coinvolte alcune delle realtà culturali del nostro territorio, tra cui le Associazioni Caleiodoscopio APS – ente capofila dell’iniziativa – Radio Incredibile APS, Next ODV e la compagnia teatrale Numeri 11 e propone tre diversi percorsi formativi gratuiti che hanno avuto inizio tra gennaio e febbraio di quest’anno e tutti orientati a fornire ai partecipanti nuove competenze relative alle varie mansioni che fanno parte del mondo teatrale o, in alcuni casi, a consolidarne delle altre. Nello specifico:

“Il mondo dietro la scena” a cura di Caleidoscopio APS, sviluppato in cinque incontri e incentrato sull’organizzazione e produzione di un evento teatrale;

“Media Education e Storytelling: come comunicare in radio e sui social”, a cura di Radio Incredibile e Next ODV. Un percorso teorico e pratico sulla media comunicazione e le sue applicazioni in radio e nei social, con appuntamenti settimanali;

“Tramando, digerendo, interpretando…amore” a cura di Numeri 11: dodici incontri su drammaturgia, regia e lavoro sull’attore.

Le attività proposte favoriscono anche un obiettivo ben più ambizioso: mettere in mano a chi si iscrive competenze attive, versatili e spendibili soprattutto nel mondo del lavoro. Chi porta a termine uno dei corsi proposti, non soltanto arricchisce il suo profilo professionale ma ottiene la possibilità di impiegare tutte le competenze maturate in associazioni già presenti nel territorio.

Ad accogliere i giovani per le loro lezioni, ci sono stati i palcoscenici del cineteatro San Filippo Neri, del Teatro dell’Arancio e la Sala Cinema dell’Ospitale a Grottammare. In particolare, il corso di “Media Education e Storytelling” ha valicato la frontiera del palco digitale, permettendo ai suoi partecipanti di seguire i laboratori anche su piattaforme streaming.

Dopo una selezione iniziale, i 35 iscritti, accompagnati da professionisti del mestiere, hanno avuto modo di studiare e sperimentare i diversi linguaggi della comunicazione fino a dare vita a un evento finale interamente realizzato dai partecipanti ai vari corsi che sarà il risultato di uno straordinario dialogo e di un proficuo incontro tra diverse espressioni artistiche.

I/le docenti che hanno seguito passo passo tutti i ragazzi e le ragazze in questo percorso formativo, hanno dato loro la possibilità di esprimersi e di mettere in pratica le proprie competenze, acquisite in settori completamente diversi gli uni dagli altri e soprattutto lontani da quello teatrale.
Oggi possiamo dire che, grazie al carattere eterogeneo dei vari gruppi, per tutti noi è stata un’esperienza davvero stimolante non solo dal punto di vista umano, ma anche professionale, dando modo ai ragazzi di guadagnare una rete di contatti utile alla propria realizzazione lavorativa.

Tuttavia, per realizzazione lavorativa non si intende il significato comune imposto dall’attuale mondo del lavoro. GiovaINscena non si allinea a dei valori aziendali preconfezionati, non si incastra con mission poco coerenti con la vera realtà delle aziende del territorio; al contrario, entra in contrasto con questa visione e rimette al centro i veri protagonisti del momento attuale: le persone.

Persone sul palco come attori.
Persone dietro le quinte come sceneggiatori, registi e produttori.
Persone dietro la radio come speaker e come social media manager.
Persone dietro ai giovani come formatori, tutor, insegnanti e relatori.
Persone che, in modi differenti, hanno maturato il loro carattere imprenditoriale o hanno contribuito alla nascita di nuove figure emergenti della realtà locale.
Persone che prima ancora di essere professionisti, vogliono essere persone e che prima di domandare a se stessi Cosa voglio fare?, si chiedono Chi voglio essere?

GiovaINscena offre a chiunque voglia leggere dietro le righe, un cambio di prospettiva: chi vive questa realtà porta avanti la ricerca di un senso dietro ad ogni azione, non si accontenta più del lavoro banale in attesa solo di sistemarsi e rendersi indipendente, o che quest’ultimo lo/la definisca come essere umano.

C’è molto di più dietro ognuno di noi, c’è la voglia di scoprirsi, di lasciare un segno, un’orma su una strada che la società sembrava aver già tracciato. La voce che abbiamo avuto modo di trovare, ora la tiriamo fuori per dire: Siamo qui, ci siamo.

Il 6 agosto avremo una voce e un volto.
Saremo sul palco a dare vita ai punti interrogativi del nostro tempo.

Continuiamo ad alimentare questo fuoco insieme!